Chi usa lo sconto per attrarre clienti, lo fa in genere perché non conosce i due effetti devastanti che produce:
Te lo spiego con un semplice esempio: se un genitore dice di no al figlio che chiede di avere un gelato, ma dopo il terzo tentativo il genitore fa una concessione per sfinimento e compra il gelato al figlio, cosa impara il bambino?
Come reagirà al prossimo ‘No’ dei genitori? Probabilmente insisterà ancora di più perché sa che la parola del genitore non è da prendere sul serio, ma conta fino a prova contraria.
Ecco dimostrato come i bambini capricciosi sono il frutto di genitori incoerenti, e allo stesso modo i clienti difficili sono la conseguenza di venditori incoerenti.
Quindi se vuoi che il cliente non si fidi di te e vuoi che le trattative future siano un tira e molla di prezzo stile vu cumprà sulla spiaggia, allora concedi pure lo sconto al cliente altrimenti ascolta me: lascia perdere lo sconto. Dimenticalo proprio.
Tieni a mente che basare una trattativa sullo sconto equivale a non fare la trattativa, ma limitarsi a presentare in modo sterile un prodotto/servizio.
Molti venditori non capiscono inoltre che il loro obiettivo non è quello di ottenere una provvigione a “qualsiasi costo”, ma consolidare la relazione con il cliente alla fine di ogni trattativa.
Ascolta bene quello che sto per dirti ora perché è un concetto chiave:
“Dopo ogni incontro puoi ritenerti soddisfatto SOLO se hai migliorato la relazione con il cliente”.
Non permetterti di scordare questo concetto, la cui conseguenza è espressa da quest’altra potentissima frase:
“Una provvigione genera un guadagno, una relazione genera una rendita”.
Sperando adesso che ti sia chiaro il mio orientamento nei confronti dello sconto, immagino che tu voglia anche sapere anche qual è il modo migliore di rispondere al cliente quando ti chiede lo sconto.
Eh sì perché anche usare un NO secco può non essere una grande idea, quindi l’unica cosa che ti resta da fare è usare la richiesta di sconto del cliente per affermare i tuoi valori e il nostro Brand-Positioning.
Ti consiglio a tal proposito di fare 3 cose:
Un prezzo più alto non sempre è sinonimo di maggiore qualità, ma è giustificato solo se il plus di servizio e/o garanzia che offri hanno un reale valore per il cliente.
Ho visto molti imprenditori commettere questo errore: aumentano e migliorano i loro servizi, aggiungono processi di controllo per perfezionare la produzione, ma senza preoccuparsi di capire se il cliente sarà disposto a pagare per averli.
In altre parole un imprenditore dovrebbe sempre mettersi nei panni del cliente prima di attuare una miglioria e chiedersi: “Pagherei un Premium Price per questo servizio in più?”. Se la risposta è no, anche se nella sua testa significa migliorare, l’imprenditore non dovrebbe investire in questa direzione.
Ricorda bene questo concetto perché ti farà risparmiare migliaia e di €uro: L’obiettivo non è migliorare il tuo prodotto/servizio, ma aumentare il valore percepito che il cliente attribuisce alla tua offerta.
Ricordo con una certa nostalgia i vecchi divertenti episodi della serie TV “I Robinson”.
In una puntata viene chiesto a Cliff, il capo famiglia (che nella fiction interpreta un medico ginecologo) perché si fa pagare 1.000,00 dollari per seguire una paziente quando altri medici sono disposti a farlo per 200 dollari.
Lui risponde: ‘Perché io dispongo dell’attrezzatura necessaria a gestire eventuali complicazioni’.
E l’altro provocatoriamente ribatte: “Ma allora se le complicazioni non si presentano, rimborsa alla cliente la differenza?”.
“No” risponde Cliff, “200 dollari è il costo del servizio e 800 dollari è il costo della garanzia”.
Tu, sinceramente, saresti disposto a fare a meno della garanzia quando compri qualcosa?
Qualcuno direbbe che la risposta dipende da quanto valore attribuisci alla sicurezza e alla prevenzione, io dico che dipende da quanti problemi con gli acquisti hai avuto in passato.
Prima o poi tutti capiscono che la garanzia ha un valore inestimabile nella compravendita di un bene o servizio, sta a te venditore fare in modo che sia prima piuttosto che poi.
Capito il concetto?
Quindi, se ti capitano clienti che dicono di avere preventivi più bassi rispondi che anche tu hai clienti con proposte più alte, ma non sempre vale la pena vendere a prezzi più alti e non sempre vale la pena acquistare a prezzi più bassi.
Educa il tuo cliente a capire che gli affari si giudicano sempre da 4 lati, non da 2:
Lato A: Costo dell’acquisto
Lato B: Guadagno derivato dall’acquisto
Lato C: Costo dell’alternativa, che può essere quello di un competitor oppure il costo della situazione attuale (che io chiamo costo del non-acquistare)
Lato D: Rischio implicito nella situazione apparentemente “più conveniente”.
Solo se fai ragionare il cliente su tutti e 4 lati (puoi farlo davanti a lui dividendo in quattro un foglio), aprirai la sua mente all’alternativa davvero meno costosa sul lungo periodo.
Ecco una bella risposta che do spesso al cliente che mi mette a confronto con competitor più economici:
“Gentile cliente io sono un bravo tecnico, perché ho studiato materie tecniche e non economiche. Questo che le posso fare è il miglior prezzo con la GARANZIA del risultato e che soprattutto non si verifichino problemi.
L’altro competitor le ha incluso questa garanzia nel prezzo?
Ha ragionato sui costi ai quali andrebbe incontro se le capitassero i seguenti problemi: